martedì 17 novembre 2009

Nell'anno 1962 la TV raccontava così gli OM italiani.



Questo prezioso video documentario, prodotto dall'indimenticabile Istituto Luce dal titolo, "Voci senza confini" condotto da Giulio Briani, è stato scovato da Max Laconca IK8LOV ed è già stato segnalato su altri forum e siti, vale la pena di segnalarlo anche su questo blog al fine di divulgarlo il più possibile. Certo che piaccia!

martedì 10 novembre 2009

10 dicembre 2009 cent’anni dal nobel a Guglielmo Marconi: un nobel che cambiò il mondo.

Il 10 dicembre del 1909, esattamente un secolo fa, veniva conferito al trentacinquenne Guglielmo Marconi il primo premio Nobel italiano per la fisica.
Quest’ uomo con la sua invenzione stravolge il mondo, le comunicazioni senza fili rivoluzioneranno il ventesimo secolo, da quel giorno non esisterà iniziativa privata o pubblica che non cercherà di utilizzare le evoluzioni di questa scoperta.
Il mondo “moderno” è tale anche grazie all’opera del marchese Marconi, poiché ha cambiato gli stili di vita dei singoli e di intere popolazioni, non si esagera a fatto nel sostenere la tesi che il giovane Marconi rivoluzionò il mondo. Questo genio ha cambiato, in brevissimo tempo, il modo di affrontare ogni cosa ed ogni evento, non ci sarà iniziativa, in qualunque settore, che non destinerà la sua attività nelle comunicazioni via etere. Oggigiorno la nostra vita sociale, professionale, familiare e ad altro ancora, non fa a meno di questa fantastica invenzione, è talmente grande ed importante la scoperta del genio Marconi, che nessuno di noi si rende conto di come e di quanto abbia cambiato la vita di ognuno di noi. Ogni strumento, che utilizza l’etere, per effettuare una comunicazione non è altro che il figlio evoluto di tutti gli esperimenti tenuti nelle campagne di Pontecchio, dal giovane scienziato italiano. Sarà strano, ma in molti oggi disconoscono l’opera di questo luminare e di come abbia rivoluzionato la vita di ognuno di noi. Spetta ai radioamatori il compito di diffondere la sua opera che cambiò il mondo, servirà a poco, ma voglio complimentarmi con tutti quei radioamatori italiani che ogni giorno da singoli ed associati contribuiscono affinché la figura di quest’uomo non venga mai dimenticata.